Dopo "Dumbo" e "La Bella e la Bestia", e con "Il Re Leone" dietro l’angolo (arriverà a fine agosto nelle sale) è di nuovo live-action mania. Disney trasforma uno dei cartoni animati della nostra infanzia in un film con attori in carne e ossa e molta, moltissima magia digitale.
Da qualche parte, in Medio Oriente, c’è una Principessa che non vuole sposarsi, un Sultano che stravede per la figlia e si fa ingannare dallo strisciante e corrotto Visir, un ladruncolo lesto di mano con un cuore d’oro e una inseparabile scimmietta. Classe 1992, "Aladdin" è uno dei cartoni animati che ha segnato il “rinascimento” di Disney nella strada che l’ha portata a essere il gigante dell’intrattenimento di oggi. Invece di un remake a cartoni digitale, arriva a più di 25 di distanza dal debutto originale, un film con attori veri.
Il trailer
La Trama
Niente sorprese per chi ha già visto il cartone animato: la storia è praticamente identica a quella dell’originale. Il ladruncolo Aladdin si innamora della Principessa, ma finisce in prigione e viene costretto dal Visir a recuperare una certa lampada magica in una caverna piena di meravigliosi tesori, che contiene un potentissimo Genio in grado di esaurire tre desideri. Jafar la vuole per impadronirsi del regno e governare con un tallone di ferro, ma Aladdin la strofina per primo e può quindi realizzare il sogno d’amore. Naturalmente, non tutto va per il verso giusto, ma – come in tutti i cartoni Disney – l’happy ending è assicurato.
Saliamo sul tappeto magico!
L’esperimento de "La Bella e la Bestia" ha funzionato assai bene, quindi perché non riprovarci con "Aladdin"? D’altra parte, tra pochi mesi, esce uno degli appuntamenti Disney più attesi, ovvero il remake, anche questo “live action”, de Il Re Leone e abbiamo appena visto Dumbo, quindi possiamo ormai considerarlo un vero e proprio trend.
Il “nuovo” Aladdin non cambia quasi nulla dell’originale, a parte un piccolissimo dettaglio alla fine – non è il Sultano a cambiare la legge che obbliga la Principessa a sposare solo un altro Principe, ma Jasmine, che diventa la prima “Sultana” del regno. Le Principesse Disney son sempre più protagoniste e meno “passive”, cosa che ci fa solo piacere, ovviamente. E c’è anche un “happy ending” diverso anche per il Genio!
La realizzazione tecnica del film è impeccabile, e le scene “vere” girate in studio si fondono perfettamente con quelle realizzate al computer. In alcuni momenti, alcune sequenze ci sono sembrate un pelo troppo velocizzate, ma questo in realtà aiuta a farlo sembrare ancora di più un “cartone animato che diventa film”.
Il Cast
Aladdin è Mena Massoud, già visto di recente nella serie TV Amazon Prime "Jack Ryan", mentre la Principessa Jasmine è Naomi Scott ("Terra Nova"). Il Sultano è Navid Negahban, riconoscibile per i suoi ruoli in "24" e "Homeland", mentre il perfido Visir Jafar è Marwan Kenzari ("Assassinio sull’Orient Express", "Ben Hur").
Il piatto forte però è senza dubbio l’istrionico Will Smith che interpreta il Genio, che nei disegni animati dell’originale continuava a trasformarsi in modi sempre diversi e spassosi. Grazie al miracolo della grafica computerizzata, anche nel nuovo "Aladdin" il Genio rimane un campione di trasformismo. Dietro la macchina da ripresa c’è Guy Ritchie, già regista di "Sherlock Holmes", "Operazione U.N.C.L.E." e "King Arthur", insomma, uno che ci sa fare con i film in costume e i remake.
Il doppiaggio in italiano
Nella versione tricolore, l’inconfondibile Gigi Proietti presta la voce al Sultano, mentre le canzoni di Jasmine (tra cui "Il Mondo è Mio", già presente nell’originale) sono interpretate da Naomi Rivieccio, finalista a "X Factor 2018". Aladdin invece ha la voce di Manuel Meli mentre Francesco Venditti ("Romanzo Criminale", "L’ultimo Papa Re") è Jafar.
Uscirà nel maggio 2019 una nuova versione cinematografica del film della Disney che nel 1992 incassò 500 milioni di dollari diventando un classico dell’animazione