Draghi, guerrieri degli inferi, veterani della Seconda Guerra Mondiale, persino supereroi e addirittura qualche divinità: nella nostra carriera di videogiocatori abbiamo impersonato ogni genere di protagonista, generalmente armato fino ai denti o dotato di poteri sovrumani, ma mai ci era successo di impersonare un’oca.
E, in effetti, tra tutti gli animali del creato, non è che “oca” sia associato a “emozionanti avventure”. Eppure, Untitled Goose Game (che in italiano suona un po’ come “Quel gioco senza titolo in cui c’è un’oca”) è uno spasso e non ci ha stupito scoprire che sia emerso senza sforzo dalle centinaia di titoli usciti in questo periodo, solleticando la curiosità di migliaia di videogiocatori nel mondo. Siete pronti per mille dispetti?
Il trailer
Un’oca poco selvaggia e molto birichina
Avete letto bene: in questo gioco impersonerete un'oca. Siamo dalle parti della campagna inglese, con i suoi caratteristici paesini da cartolina inquadrati tra laghetti e collinette armoniose, dove tutti si vogliono bene e l’impegno sociale più mondano ed eccitante è il the delle cinque dalla zia. Questo panorama idilliaco sta per essere sconvolto da un devastante essere capace di ogni bassezza: un'oca, che controllerete voi stessi!
Lo scopo del gioco è proprio quello di essere dispettosi a livelli demoniaci: ogni “livello” del gioco richiede una serie di “birbantellate”, come nascondere la radiolina o rubare le chiavi di un agricoltore, infastidire un ragazzino che gioca in strada, devastare un negozio e via dicendo. La vostra oca può solo afferrare gli oggetti con il becco, starnazzare al momento giusto (magari per far prendere uno spavento a qualcuno) e accelerare leggermente il passo. Ah, può anche nuotare, ovviamente.
Un po’ stealth, un po’ avventura
Graficamente, Untitled Goose Game è essenziale e pulito: siamo lontani anni luce dai videogame “fotorealistici”, ma i livelli colorati del gioco sono funzionali. Il vostro personaggio non può “essere” ucciso, quindi la prima cosa da fare, una volta arrivati in una nuova area, è esplorare il circondario e capire come possiamo dar fastidio ai cittadini ignari della tempesta piumosa in arrivo. Anche i nostri atti di oca dispettosa non sono particolarmente violenti: al massimo, ci capiterà di starnazzare al momento giusto mentre qualcuno sta tirando una martellata, e sperare che il martello finisca sul suo pollicione – che scherzone, eh!
Una volta individuato l’obiettivo, dovremo nasconderci tra le siepi o trovare vie alternative praticabili per un’oca, in modo da colpire all’improvviso senza essere visti. Un gameplay “stealth”, per così dire, dove l’importante è non essere presi con le mani – anzi, con il becco - nella marmellata. E poi, bisogna capire cosa fare e dove: come nelle avventure grafiche, andando a tentativi capiremo che se facciamo cadere il rastrello nel giardino e lo portiamo vicino all’impianto di irrigazione, il fattore furente arriverà a prendere l’attrezzo, prima o poi e noi saremo pronti ad attivare il rubinetto al momento giusto.
Divertente e simpatico, ma alla fine un po’ ripetitivo
Basta provarlo per un’oretta per capire che Untitled Goose Game è senza grossi dubbi un gioco divertente. Assai divertente, a essere onesti: sembra di essere il regista e il protagonista di un film di Stanlio e Ollio, oppure delle marachelle di Charlie Chaplin. Man mano che progredirete tra un’area e l’altra, il livello di difficoltà si fa sentire e alcuni dispetti diventano piuttosto complessi. Preparatevi quindi a tentare e ritentare per diverse volte, prima di capire esattamente cosa c’è da fare e soprattutto come farlo: il gioco non aiuta molto chi si trova in difficoltà, e questo può essere un pelo (anzi, una piuma) frustrante in qualche punto del gioco. D’altra parte, Youtube viene senza problemi in vostro aiuto e a distanza di pochi giorni dall’uscita abbiamo trovato diversi video che spiegano tutti i trucchi e i dispetti, ma non abusatene, altrimenti che divertimento c’è?
Untitled Goose Game è disponibile per PC (Epic Store, 15,99 euro) e Nintendo Switch (19,90 euro). I testi sono tradotti in italiano.