Plácido Domingo, José Carreras, Zucchero e molti altri: gli ospiti che hanno ricordato il grande tenore e le immagini più belle
«Vorrei essere ricordato come colui che ha portato la lirica alle masse» disse Luciano Pavarotti: a dieci anni dalla sua scomparsa, Raiuno omaggia il grande tenore con un grande evento all’Arena di Verona dal titolo «Luciano Pavarotti: un'emozione senza fine». La serata, condotta da Carlo Conti («Certe feste si conducono da sole. Il programma lo vivrò più da spettatore che da conduttore»), è stata un susseguirsi di emozioni, ricordi musicali e testimonianze delle persone e dei colleghi che gli sono stati più vicini. Un racconto incredibile che al centro ha conservato la storia umana e artistica di Luciano, uno degli artisti più amati e stimati di tutti i tempi.
Il Volo e gli altri ospiti
A inaugurare la serata, i ragazzi de Il Volo con la soprano Angela Gheorghiu che cantano «Granada», tocca poi a Placido Domingo e José Carreras con il primo duetto virtuale della serata per l'esecuzione di «My Way». Presenti anche il tenore Fabio Armiliato e l'amico di Luciano Andrea Griminelli, storico flautista con il quale ha suonato in tutto il mondo. Non sono mancati gli inserti pop, memorabili contrappunti alla carriera lirica del Maestro: dai duetti virtuali con Zucchero in «Così Celeste» e «Miserere», uno dei momenti più toccanti dell'evento, a Giorgia che canta «Imagine», il soprano Angela Gheorghiu che si esibisce insieme a Massimo Ranieri sulle note di «Te vojo bene assaje» fino a Eros Ramazzotti con «Se bastasse una canzone».
LE IMMAGINI DELLA SERATA
Nicoletta Mantovani
Tra i messaggi affettuosi per celebrare una delle figure artistiche di riferimento dei nostri tempi, c'è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha fatto arrivare a Nicoletta Mantovani una lettera: «la sua potente voce uno strumento di pace e solidarietà verso i più bisognosi. L'immensa eredità culturale trasmessa dal grande tenore modenese appartiene al patrimonio universale della musica».
E proprio Nicoletta Mantovani aggiunge: «Per ricordare Luciano, faccio parlare lui: le sue scelte parlano per lui. La sua idea era che la gente non si avvicinava alla lirica per il semplice fatto che non la conosceva. E il suo obiettivo è sempre stato quello: avvicinare la lirica alla gente. E per questo viene ancora ricordato oggi. Era un artista che aveva sempre voglia di mettersi alla prova, non si tirava indietro davanti alle nuove sfide. Non pensava di essere arrivato».