Alberto Angela: «La mia vita è una bella e spericolata avventura»

Ammalia milioni di spettatori con i suoi programmi. E adesso porta Sorrisi alla scoperta del suo mondo

Alberto Angela
12 Gennaio 2017 alle 12:34

Il risultato clamoroso di «Stanotte a San Pietro» di Alberto Angela su Raiuno ha confermato che la divulgazione in tv piace e fa ascolti. Purché sia fatta bene. E Alberto questo lo sa, da tempo. Dal suo debutto nel 1990 alla Televisione Svizzera Italiana con il programma scientifico «Albatros»; da quando prese vita la sua creatura «Passaggio a Nord Ovest», tuttora in onda dopo 20 anni, fino alla collaborazione con il padre Piero a «Superquark» e al successo di «Ulisse - Il piacere della scoperta»: la cultura in tv il sabato sera. Grazie al suo lavoro Angela ha girato il mondo, ma stavolta siamo noi a fare un viaggio insolito: quello nel suo, di mondo. Sorprendente tanto quanto lo sono i suoi programmi.

Alberto nasce a Parigi l'8 aprile 1962. A 6 anni rientra a Roma, frequenta le scuole francesi e poi si laurea in Scienze naturali all'università La Sapienza. Da bambino ha la passione per i dinosauri e per il disegno e sogna di diventare da grande uno studioso di uomini preistorici oppure di oceani. «Questa ipotesi l'ho scartata quando all'Istituto di zoologia marina di Napoli ho visto gli oceanografi chini sui microscopi a studiare alghe unicellulari. No, cercavo qualcosa da fare sul campo». E sul campo Alberto c'è stato per dieci anni a cercare fossili in spedizioni in tutto il mondo. E più volte ha rischiato la vita: «Ma il pericolo mi rende più lucido» assicura. C'è una sola cosa che lo lascia senza difese: «?O' scarpariello?, un piatto di spaghetti alla napoletana (con pomodori pachino, parmigiano e pecorino, ndr)».

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