Sandro Piccinini: «Commenterò la finale dei Mondiali e poi scapperò a Londra»

Una partita, la più importante di tutte, anche se non ci sarà l’Italia. La finale della Coppa del Mondo di calcio va oltre l’evento sportivo per entrare nella cultura popolare

Sandro Piccinini
12 Luglio 2018 alle 14:00

Una partita, la più importante di tutte, anche se non ci sarà l’Italia. La finale della Coppa del Mondo di calcio va oltre l’evento sportivo per entrare nella cultura popolare. Domenica 15 luglio alle 17, in diretta su Canale 5, a raccontarcela ci sarà Sandro Piccinini.

Come si commenta la finale di un Mondiale?
«Questo ve lo posso dire solo dopo averlo fatto (ride). In fondo, nonostante faccia questo mestiere da quando avevo 19 anni e abbia commentato 17 finali di Champions League, per me è una prima volta».

È stato un Mondiale faticoso?
«Finale compresa, arriverò a commentare 13 partite. Per i primi 20 giorni non ho avuto un minuto libero».

Qual è la finale della storia dei Mondiali che avrebbe voluto commentare?
«Germania-Olanda finita 2 a 1 nel 1974, perché sono stato un grande fan di Johan Cruijff».

A torneo finito va in vacanza?
«Ho un biglietto di sola andata per Londra, che è il mio rifugio. Andrò sulle rive del Tamigi a rilassarmi e a decidere cosa fare nel mio futuro».

Lascerà, come aveva anticipato?
«Dopo tanti anni intanto mi prendo un periodo di riposo. Non ho l’ansia di tornare».

Da «Eccezionaaale!» a «Sciabolata», da «Non va!» a «Incrediiibile!»: alcuni dei suoi modi di dire sono diventati dei veri e propri tormentoni tra gli appassionati.
«Non si scappa da questa domanda, eh (ride)? Io semplicemente ho voluto rendere più essenziale il mio commento. Esclamare “Non va!” è più efficace che non ”La palla sorvola la traversa senza impensierire il portiere”. Che poi sia entrato anche nel linguaggio comune, in fondo, mi fa solo piacere».

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