“Live – Non è la d’Urso”, Barbara: «Ho un appuntamento al buio con i miei fan»

Il suo nuovo programma debutta mercoledì 13 marzo in prima serata su Canale 5 e ha un titolo ironico

Barbara D'Urso
13 Marzo 2019 alle 09:00

Siamo a Cologno Monzese, studi Mediaset. Entriamo nel camerino dove Barbara d’Urso ci accoglie con uno smagliante sorriso mentre sta ripassando il copione della prossima puntata di “Pomeriggio Cinque”.

Si accomoda sul divano attorniata da lampade chandelier, sue immagini in bianco e nero alle pareti, cornici a fiori, orsetti e panda di peluche. Sugli scaffali alcuni libri sono appoggiati accanto a un tapiro, uno dei tanti conquistati nella sua lunga carriera («Ne avrò almeno 16!»). Eccola pronta per una “d’Urso intervista” dove lei, in questo caso, non è l’intervistatrice, ma l’intervistata.

Siamo qui per il suo nuovo programma in onda dal 13 marzo in prima serata su Canale 5. S’intitola “Live - Non è la d’Urso”.

Scusi, ma se “non è la d’Urso”, allora il programma cos’è?
«Ma in realtà è sempre la d’Urso! L’ironia del titolo è proprio quella».

In sintesi: anche se non è la d’Urso, è sempre lei.
«È la d’Urso che arriva in prima serata con il suo mondo, il suo linguaggio, le sue storie».

Il titolo si riferisce al famoso programma di Boncompagni “Non è la Rai” o a quello di Giletti “Non è l’Arena”?
«È un riferimento a una trasmissione storica di Mediaset, ossia a “Non è la Rai”».

Lei guardava “Non è la Rai”?
«No. Però in quel periodo scrivevo per due mensili, “Moda” e “King”, e avevo intervistato alcune ragazze di “Non è la Rai”, tra le quali, mi ricordo, anche Claudia Gerini».

Cos’è, dunque, esattamente “la d’Urso”?
«È un modo di essere, di condurre, di rapportarsi con gli altri, di vivere tutte le emozioni: di dolore, di gioia e di divertimento. Ma se c’è una connotazione ben precisa è l’autoironia, il prendersi in giro».

L’ultima volta che si è presa in giro?
«Nella serie “Dottoressa Giò”, quando in una scena ho detto: “Io sono la dottoressa Giò, non sono mica Barbara d’Urso!”».

Cosa farà dunque nel nuovo programma?
«Aspettatevi quello che sa fare la d’Urso!».

Lista delle cose che sa fare: condurre, intervistare, recitare, ballare...
«Sono un saltimbanco! Questo, però, sarà un nuovo esperimento: visto il successo, Mediaset ha deciso di portare “Domenica Live” in prima serata, ovviamente in una versione più scintillante».

Qui cosa vi siete inventati?
«Racconteremo delle storie e i protagonisti interagiranno con alcune persone in studio con un meccanismo molto suggestivo. Vi posso anticipare che siederanno dentro enormi sfere magiche. Sarà un programma molto dinamico».

Altre novità?
«Il pubblico a casa avrà un ruolo centrale, potrà, infatti, esprimersi attraverso i social, il sito e l’app del programma. E potrà commentare le storie e mettere “mi piace” o “non mi piace”, proprio come su Facebook o Instagram. Alla fine si scoprirà il responso del pubblico sulle storie».

Il mercoledì sera avrà come concorrenti la fiction, il calcio e “Chi l’ha visto?”.
«Sennò dove sta il divertimento?».

Temeva peggio?
«Ad aprile quando inizierò il “Grande Fratello” andrò contro le repliche di “Montalbano” e altre fiction molto forti. Con la “Dottoressa Giò” sono andata anche contro la partita Napoli-Milan».

Lei cosa ha guardato quella sera?
«La “Dottoressa Giò”, che sapevo a memoria».

Il suo pubblico la segue ovunque e qualunque cosa faccia?
«Dico solo che la “Dottoressa Giò” è stata spostata di serata nel giro di 24 ore eppure 3 milioni di persone l’hanno guardata. E non sono poche».

Girerà un’altra stagione della serie?
«Perché no?».

Quando inizierà il “Grande fratello” sarà in onda tutti i pomeriggi, più la domenica pomeriggio, più due sere a settimana.
«Così mi chiede l’azienda e io, come sempre, da 16 anni eseguo. E poi mi diverto. È molto faticoso, ma mi diverto. Quando le cose le faccio con passione mi vengono facilmente. Io sono una passionale, sono istintiva, maniacale, controllo tutto».

Talmente istintiva che qualche giorno fa in diretta ha detto: «Ho 61 anni e 800 palle sotto così».
«Essendo passionale a volte non mi trattengo, o meglio mi trattengo finché posso».

Quando non si trattiene?
«Quando si tratta di ingiustizie, di violenza contro le donne, contro i bambini, contro gli omosessuali».

Nella sua agenda fittissima c’è anche l’invito di Bianca Berlinguer a “#Cartabianca”?
«Amo molto Bianca Berlinguer e lei lo sa. Prima o poi ci andrò».

Ma lei non molla mai?
«Ma chi molla! Non ci penso proprio.»

Lo fa per sfida o per senso di responsabilità?
«Lo faccio per senso del dovere. Ho solo chiesto all’azienda di rinunciare da gennaio ad alcune ore di “Domenica Live”, perché non ce l’avrei veramente fatta».

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