Ossigeno, la seconda edizione del programma di Manuel Agnelli

Il leader degli Afterhours torna su Rai3 con nuovi episodi e nuovi ospiti: da Salmo ai Subsonica, Marco D’Amore, Daniele Silvestri e Rancore, fino a Young Signorino

Manuel Agnelli  Credit: © Ufficio stampa
26 Marzo 2019 alle 16:32

Decine di ospiti, un racconto meno autoreferenziale dell’anno scorso e un nuovo tema portante, quello della transizione. Queste, e molte altre, le caratteristiche della seconda edizione di Ossigeno, il programma di (e con) Manuel Agnelli, in onda su Rai3 dal prossimo 4 aprile alle ore 23.10.

«Ossigeno è il programma che oggi non c'è sulla televisione italiana. Ha un suono tutto suo, non è quello televisivo, e questo è un merito che va dato a Manuel, a Rodrigo D’Erasmo che è il nostro direttore musicale e a tutti gli artisti che sono venuti. È come un disco prodotto da un'etichetta indipendente, anche se distribuito da una major discografica», ha detto Paolo Biamonte, co-autore della trasmissione insieme a Manuel Agnelli, che come nella scorsa edizione, sarà anche il padrone di casa. Orgoglioso che Ossigeno abbia questa seconda stagione anche il frontman degli Afterhours, che si identifica nel programma e sottolinea che si tratta di «un segnale importante non solo per riconoscimento della qualità del programma ma perché significa che torna a valere qualcosa».

La su bellezza «Al di là dei contenuti musicali e delle belle chiacchierate con gli ospiti, è proprio la disponibilità di chi è venuto, perché non l’ha fatto per promozione. Raramente gli ospiti hanno portato il nuovo singolo, ma hanno suonato con noi, hanno potuto fare cose completamente diverse da quelle a cui sono abituati – ha detto Agnelli alla presentazione stampa – Penso a Ivano Fossati (nella prima puntata, ndr) che ha rinunciato ad altre apparizioni per venire da noi, e la fiducia che ci ha dato è stata bellissima. Anche Salmo, che non va spesso in televisione, è venuto a chiacchierare e a suonare con noi».

La formula di Ossigeno non cambia: un programma televisivo in cui parole e musica sono un fluire continuo. L’unico cambiamento, spiega Agnelli, è che la seconda edizione sarà meno autoreferenziale della prima, in cui si era sentito quasi in dovere di presentare il punto di vista: «Quest’anno ci siamo aperti di più agli ospiti che in realtà non vengono per parlare di loro stessi, ma del mondo. La transizione è uno dei temi portanti di questa stagione, così come il ruolo dell’intellettuale, dell’artista, del musicista, del cittadino, della persona nella società di oggi. E poi c’è la musica, che non è affatto periferica, anzi. Grazie alla Rai e alla casa di produzione (Arcobalenotre, ndr) è di altissimo livello». Non hanno pesato il budget basso e il poco tempo (5 giorni) per effettuare le registrazioni. A fare la differenza, permettendo di realizzare un prodotto di alta qualità, è stata la grandezza degli ospiti e lo spirito leggero con cui hanno partecipato, tanto che spesso, svela, «è stata buona la prima».

La transizione in Ossigeno

Il tema portante della nuova edizione di Ossigeno è la transizione, quella spaccatura generazionale che obbliga l’uomo e l’artista in particolare a confrontarsi con le nuove generazioni, nuovi modi di fare e pensare, nuove idee e nuovi concetti. È sempre Manuel a dare un esempio concreto di come sia il fil rouge. Tra gli ospiti ci sono Salmo che «ha spaccato tutto, ha sette brani tra i primi dieci su Spotify, non c’è nessuno più forte di lui» e le ragazze della squadra di Agnelli a X Factor, tra cui Luna Melis «con Chadia Rodriguez, che aveva 20 milioni di visualizzazioni sul video, sono una contemporaneità completamente diversa da quella di Salmo». «Una delle cose interessanti è proprio questa frattura tremenda che negli ultimi tre-quattro anni è esplosa. C’è Young Signorino, ad esempio – prosegue Agnelli sul tema della transizione – Per me è meraviglioso, in qualche modo, vedere che questa frattura è insanabile, non è addomesticabile. Le nuove generazioni possono piacerci o meno - i contenuti che rappresentano ci fanno schifo, non ci riconosciamo nel linguaggio, tutto quello che volete - ma finalmente c’è una generazione che non è addomesticabile da quella precedente. È la prima volta che qualcosa mi ricorda gli anni del punk. Quando arrivò il punk faceva schifo a tutti, quei tipi non sapevano suonare, non sapevano cantare, erano dei nichilisti autodistruttivi, come sono i ragazzi di adesso. Queste cose servono a sparigliare, a farci scendere dalle poltrone e a farci pensare al fatto se siamo ancora vivi o no».

A proposito di nichilismo, Agnelli è cautamente ottimista riguardo l’attuale stato della musica italiana. «È un momento strano perché c’è molta confusione, cambiando le generazioni cambiano anche i termini, ma è anche un periodo molto fertile e molto interessante perché sono cadute le barriere di genere. Prima chi faceva rock faceva rock, chi faceva raggae faceva raggae e via dicendo, difficilmente queste cose si mischiavano tra loro. Oggi invece sono cadute quelle gabbie estetiche e si mischia tutto. Però è molto interessante quello che uscirà da questo caos, finalmente c’è una libertà che non c’è mai stata negli ultimi quarant’anni e da qui deriveranno vantaggi e svantaggi, ma i vantaggi secondo me sono enormi».

Gli ospiti della seconda edizione di Ossigeno

Con una quota femminile limitata ma particolarmente significativa scelta, come gli altri ospiti, «in maniera più oculata rispetto all’anno scorso». Il cast della seconda edizione di Ossigeno è molto ricco ed eterogeneo: musicisti internazionali e italiani, scrittori, attori, performer, artisti, ma soprattutto persone con «la voglia di dire le cose in maniera chiara. L’importante era che ci fossero dei contenuti: questo programma è libero dal format, che c’è, ma è al servizio dei contenuti e non il contrario», sottolinea Agnelli.

Tra gli ospiti di quest’anno ci sono: Salmo, Subsonica + Wille Peyote, Stefano Mancuso, Zerocalcare, Chiara Gamberale, Baustelle, Marco D’Amore, Edoardo Leo, Stefano Boeri, Anna Calvi, Martina Attili, Luna Melis e Chadia Rodriguez, Sherol, Savages, Daniele Silvestri e Rancore, Piero Pelù, Max Gazzè, Ivano Fossati, Fabrizio Bosso, Young Signorino, Big Fish, Mimmo Paladino, Jade Bird, Lo Stato Sociale, Quartetto Prometeo, Xabier Iriondo, oltre all’accompagnamento musicale degli Afterhours.

Anticipazioni

Tra gli ospiti annunciati della prima puntata ci saranno Piero Pelù, Ivano Fossati, Fabrizio Bosso e Max Gazzè. Nel corso delle puntate vedremo molti momenti speciali: una versione di Smisurata Preghiera degli Afterhours con Daniele Silvestri, Walk on the wild side con Max Gazzé che racconta un aneddoto sul celebre brano di Lou Reed, Lindbergh con Fabrizio Bosso alla tromba, Male di Miele con Piero Pelù, un duetto Agnelli-Salmo (Il cielo nella stanza), Marco D’Amore in un recital di Nazim Hikmet, Anna Calvi, una delle artiste internazionali più originali ed interessanti nel panorama contemporaneo, in una versione inedita di As a Man.

Le sei puntate, della durata di 50 minuti circa, in onda ogni giovedì dal 4 aprile, sono state registrate in cinque giorni al Lanificio di Roma per la regia di Gaetano Morbioli; direttore della fotografia è Massimo Pascucci. Prodotto da Arcobalenotre per Rai3, Ossigeno è un programma di Manuel Agnelli con Sergio Rubino, Paolo Biamonte e Gianluca De Simone. La direzione musicale è di Rodrigo D’Erasmo.

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